giovedì 14 aprile 2016

" Di qui passò Francesco "


Tornati da Copenaghen, i pensieri erano già rivolti al successivo viaggio. Questa volta però più vicino, senza l'ausilio di aerei e metropolitane. Si parte a piedi!
Le idee erano molteplici, ma una in particolare, il Cammino di San Francesco. Ci siamo informati inizialmente sulla rete, poi tramite biblioteche e librerie, acquistando la 6°edizione della guida " Di qui passò Francesco" Terre di mezzo. Sfogliando le prime pagine, i consigli su quando partire erano rivolti alla stagione estiva o di fine estate ma guardando le previsioni il tempo era dalla nostra parte. Quindi decidiamo di affrontare questo Cammino partendo il giorno di Pasqua, calcolando di arrivare ad Assisi il sabato successivo.
Le tappe da affrontare sono sei, abbiamo deciso di unire le prime due, visto le modiche distanze, così da coprire giornalmente 30 chilometri circa. Iniziano così i preparativi, partendo
dallo zaino. Abbiamo deciso di usare un 50+10 L per la Gloria e un 80 L per me. Questa decisione è stata presa in vista della stagione ancora non proprio calda; gli indumenti ingombranti occupano
buona parte dello zaino e volendo fare il cammino in autonomia, abbiamo preso un piccolo fornellino a testa, con set gavetta per 2 persone e mangiare sufficiente per almeno 4 giorni.
Posizionando cibo, fornellino e set gavetta sulla parte bassa dello zaino, lasciamo il sovrastante posto agli indumenti:
- 2 Maglie intime
- 1 Maglia da outdoor in Coolmax
- 2 Pantaloni da outdoor
- 3 paia di Slip
- 3 paia di Calzetti da Trekking
- 1 Telo doccia
- 1 Softshell caldo
- 1 Giacca tecnica in gore-tex
- 1 paio Guanti
- 1 Poncio impermeabile
- Sacco a pelo ( temperatura di comfort -5°C )
- 1 Paio di Sandali
Nelle due tasche laterali due borracce da 750 ml, mentre sulla tasca superiore avevamo beni di prima necessità:
- Kit-medico
- Guida
- Portafoglio
- Una piccola puchette per l'igiene (salviette intime, dentifricio/spazzolino, marsiglia, vasellina, voltaren in crema, voltadvance, arnica montana, compeed, ago e filo per vesciche).
- Torcia frontale
Volendo affrontare il cammino nella stagione estiva, lo zaino  si riduce notevolmente di peso, non superando i 10 chili a fronte dei nostri 15 chili abbondanti. Un consiglio che vi possiamo dare è l'utilizzo dei bastoncini da trekking, molto utili per scaricare in modo equo il peso a terra e per restare bene in equilibrio sui sentieri ripidi, tra boschi e vallate di Umbria e Toscana. Un'altra importante scelta è l'utilizzo di uno scarponcino da trekking, che magari sarà più pesante e scomodo ma, visto la difficoltà di certi tratti del percorso vi consentirà di evitare innumerevoli storte o slogature, facendovi godere al meglio l'intera durata del cammino.
 Acquistiamo il necessario per mangiare, focalizzandoci su riso, quinoa, cous cous, carne in scatola e zuppe liofilizzate, molto comode da trasportare; per colazione mix di frutta esotica e cioccolata fondente all'85%, mentre per gli spuntini in giornata ci siamo affidati alla calorica frutta secca, grande fonte di energia se si cammina per svariate ore.
Dividiamo i pesi negli zaini, non superando i 12 chili per lo zaino di Gloria e i 18 chili per il mio.
Siamo pronti!

Arriviamo presso Chiusi della Verna nel primo pomeriggio e lasciata la macchina, saliamo sul sentiero natura che circoscrive la collinetta in un piccolo anello molto caratteristico con arrivo
al Santuario, posto alcune centinaia di metri al di sopra del paesino. Abbiamo optato per farci accompagnare, visto che i trasporti pubblici nel week-end non coprono tutte le fasce orarie, cogliendo cosi l' occasione per visitare il santuario con più calma.  Salendo lungo la strada lastricata che piano piano abbandona Chiusi, si possono cogliere i momenti più suggestivi per arrivare al santuario, passando davanti alla Cappelletta dove Francesco fu salutato dagli uccelli. Giungiamo alla foresteria e confermiamo la prenotazione per la notte. Vi consigliamo di prenotare anticipatamente poiché nel santuario dispongono solamente di 13 posti letto e nel caso vogliate mangiare c è possibilità di cena e prima colazione intorno a 25 euro. Se come noi optate per mangiare al sacco non dispongono di una cucina dove poter cucinare e nella camerata è severamente vietato usare fornelletti da campo. Ci godiamo una suggestiva passeggiata serale tra i pittoreschi vicoli del Santuario e ci corichiamo a letto in vista della prima tappa.





1° Tappa - Santuario della Verna - Pieve Santo Stefano

Partiamo con l 'idea di arrivare fino a Via Maggio, appena svegli però , veniamo subito colti da una fitta piovuta in stile autunnale, con nebbia e umidità. Decidiamo così, per via del sentiero molto fangoso e scivoloso, accompagnato da un passo ridotto, di frazionare l'odierna tappa a Pieve Santo Stefano. Il percorso si sviluppa su 16,5 km con 312 mt di dislivello, arrivando sino ai 1200mt sul Monte della Modina. Si snoda tutto su sentieri e l'asfalto si tocca solamente nell'ultimo tratto per arrivare nei pressi di Pieve. Non vi sono particolari problemi da segnalarvi, solamente di prestare attenzione nella discesa dal Monte Calvano, dal quale si attraversa un ampio pratoro, che in casi di nebbia, può confondere la direzione. Seguite il simbolo del Tau giallo e non avrete problemi. Nella discesa verso Pieve Santo Stefano, sulla destra troverete un indicazione per il B&B " Il Castellare" , un sentiero vi farà arrivare comodamente evitando di giungere fino al paese di Pieve. Dispone di diversi posti letto, 23 circa, i proprietari sono molto alla mano e danno possibilità di cenare nella struttura. La tappa non è difficile, si sviluppa su 4 ore e mezza circa, aiutando a prendere il passo per le successive. Dopo una giornata sotto il diluvio, ci rigeneriamo con una bella doccia calda e dopo avere mangiato il sonno non tarda ad arrivare.

Qui sotto trovate il tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/528938956




2° Tappa - Pieve Santo Stefano - Montagna

Sveglia presto. Scendendo verso Pieve Santo Stefano, città del diario, acquistiamo alcuni generi alimentari presso un piccolo alimentari lungo la provinciale. Continuando a camminare su di essa usciamo dal piccolo paese e imbocchiamo la strada secondaria in direzione Eremo di Cerbaiolo. La strada sala comodamente tra un tornante e l'altro; con una piccola deviazione di un chilometro circa arriviamo fino all'Eremo di Cerbaiolo. Torniamo sui nostri passi per un alcune centinaia di metri e svoltiamo a destra riportandoci sul sentiero, da qui la salita è davvero suggestiva e ci troviamo immersi tra boschi e radure fino ad arrivare al passo di Viamaggio, dove sotto la tettoia del ristorante Imperatore, chiuso, mangiamo velocemente e riprendiamo subito il cammino. Da qui il sentiero  sale ripido attraversando varie recinzioni spinate, svalicando in un bellissimo prato con visuale sulla vallata sottostante. La discesa grazie al fango e alle foglie è  molto insidiosa, non perdonandoci alcune cadute. Accediamo ad una strada di breccia e continuiamo su di essa fino a Pian delle Capanne, punto di ristoro estivo; proseguiamo per altri venti minuti sino ad arrivare alla Spinella, qui giriamo a sinistra entrando nel sentiero che ci porterà a Montagna. Il sentiero è veramente fantastico permette di fondersi con la natura udendo solo canti di uccelli e fruscio di foglie; se pur bello prestate molta attenzione, poiché il fondo è molto sconnesso su sassi e terreno instabile. Gli incontri più casuali possono essere solo con animali o altri pellegrini che percorrono questo cammino. L'arrivo a Montagna coglie quasi d'improvviso, piccole case di vecchia costruzione danno vita a questo paesello. Gentilmente il proprietario del B&B dove alloggiamo, ci viene incontro per accoglierci e ci accompagna nella nostra camera. Il B&B "La battuta " da' disponibilità di alloggio da 2 a 7 persone, con cena e colazione compresa a circa 30 euro. La struttura è ben tenuta, divenuta dimora per i pellegrini, concessa dai gentilissimi proprietari i quali hanno deciso di riempire la loro vita con la tanta gente che affronta questo cammino. Dopo cena analizziamo la tappa, vedendo che abbiamo percorso 27 chilometri, con 1000 mt di dislivello in circa 7 ore. Prepariamo gli zaini e mettiamo la sveglia alle 6 per il successivo giorno.

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/530444366







3° Tappa - Montagna - Le Burgne

La sveglia suona, apriamo la finestra e ci troviamo davanti ad una bellissima alba, il sottofondo animato dai canti dei passerotti e l'aria fresca che ci accarezza il viso, ci da' tutta la carica che ci serve per affrontare la giornata. Mangiamo qualcosa e ci dirigiamo verso Pischiano, piccola frazione possta qualche centinaio di metri al di sopra di Montagna. Da qui inizia un piccolo sentiero, molto bello, che taglia trasversalmente il pendio della collina scendendo dolcemente verso l' Eremo di Montecasale. Dedichiamo qualche minuto alla visita della piccola chiesetta e riprendiamo il sentiero che scende tortuoso verso Sansepolcro. ATTENZIONE arrivati al gruppetto di case chiamate San Martino svoltate a sinistra e continuate la discesa sulla strada asfaltata, IGNORATE le tabelle che vi fanno risalire su una strada di breccia e restate sulla strada principale fino ad arrivare a Sansepolcro. Entrando nella cittadina, sulla vostra destra troverete un centro commerciale dove poter fare rifornimenti alimentari, continuando su tale strada si arriva all'incrocio con l'entrata nella piazza. Tempo di un caffè e percorrendo la trafficatissima strada statale che porta ad Arezzo, arriviamo fino alla Palazzesca ( gruppo di case lungo la strada ), dove davanti una casa gialla troviamo il segnale con il TAU. La stradina asfaltata costeggia prima un fossato e poi si inoltra nella pianura, tra campi e fattorie, entrando in territorio Umbro. La strada è dolce e sale e scende fino ad arrivare ai piedi di Citerna, uno dei borghi più belli d'Italia, posto su una collina. La salita è prima sterrata, lasciando poi spazio all'asfalto. In piazza c'è un bar molto carino posto con un bel vedere sulla vallata. Scendiamo ammirando i campi coltivati, sono le 18, il sole inizia a calare e il clima sempre più estivo ci fa assaporare la stagione che sta per arrivare. Siamo a 7 ore di cammino e una mezz'ora ci separa da Burgne, l'arrivo della tappa di oggi. Attraversiamo una strada trafficata e ci immettiamo nuovamente su una strada di breccia che ci porta, dopo una salita di 30 minuti, all'agriturismo dove alloggiamo. Tipico casale contadino, totalmente ristrutturato, da disponibilità da 18 a 26 posti letto, con cena e colazione. Essendo autonomi nel mangiare, solo per dormire e colazione abbiamo speso 30 euro a testa. La tappa di oggi si riassume in 31km, 7ore e 30min con 920 mt di dislivello complessivo, tanta la pianura ma la salita non ce la siamo fatti mancare in ogni modo.

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/531400780










4° Tappa - Le Burgne -Candeggio

Lasciamo il Casale alle prime luci dell'alba. La strada scende dolce fino ad intersecare la provinciale, giusto il tempo di attraversarla e dopo poche centinaia di metri si risale sulla strada sterrata che porta all'allevamento di bufale; superata la fattoria si svolta a sinistra proseguendo lungo il campo arrivando fino alla sommità di un prato, dal quale inizia a scendere. Il sentiero sotto la pineta scende tranquillamente facendo intravedere sulla sinistra l'abitato di Lerchi. Arrivati al paese, subito dopo le prime case, le indicazioni piegano a destra, su di una lunga salita su strada sterrata. Dopo una mezz'oretta si raggiunge la sommità e si scende verso l'Eremo del buon riposo, con possibilità di visitarlo, chiamando anticipatamente. Continuando a scendere si passa, tenendo sempre la destra, per Villa la Montesca. Passato il campeggio svoltare a sinistra sulla strada asfaltata che porta a Città di Castello e in poco più di mezz'ora sarete sulle sponde del Tevere. La cartellonistica del Cammino di Francesco vi farà passare all'interno della cittadina per ammirarne le sue antiche case e la piazza, popolata come nel nostro caso da un frenetico mercato. Ci fermiamo a prendere un caffè, giusto il tempo di riposarsi 5 minuti e siamo già fuori dalle mura, in direzione Baucca. Da qui la strada asfaltata sale con una leggera pendenza e percorsi circa 6 chilometri giungiamo in un parco, in località Sasso, dove il torrente crea delle cascatelle; cogliamo l'occasione per fare un sosta. Rigeneriamo i piedi con un pediluvio nelle fredde acque del fiume e fatta bollire l' acqua sul fornellino ci godiamo un bel piatto di cous cous. Lasciata questa oasi verde, percorriamo la strada asfaltata per altri 2 chilometri, addentrandoci verso l'est dell'Umbria. Il silenzio la fa da padrona, si può cogliere la vera bellezza di questo cammino e assaporarne la sua solitudine. La strada si inerpica e da ogni lato si trovano scorci caratteristici dell'Umbria. Arriviamo a Candeggio, trovando ospitalità in un ex casa canonica, divenuta poi punto di accoglienza per pellegrini con 12 posti letto, cena e colazione con possibilità d' utilizzo della cucina. Oggi il caldo si è fatto sentire e le gambe sembravano più pesanti, 7 ore e 45 di cammino con 1000 mt di dislivello, sviluppati in 30 km. Doccia, un po' di stretching e massaggi, per poi infilarsi all'imbrunire nel sacco a riposare.

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/531821345




5° Tappa - Candeggio - Loreto basso     

La sveglia suona, colazione in camera, rifacciamo gli zaini e si parte. Manca ancora qualche minuto alla 7 e ci incamminiamo verso Pieve de Saddi. La strada dolce ci porta fino alla borgata per poi discendervi in seguito, arrivando a fondo valle, vicino alla casa vacanze Pioppo, dove vi si può alloggiare. Svoltiamo a sinistra e saliamo lungo la strada, fino al Bivio per Candeleto. Vi troverete in una via con delle case a lato, dovrete percorrerla per circa un chilometro, poi svoltate a destra e scendere verso Pietralunga, potendola scrutare dall'alto sulla vostra sinistra. La stradina vi porta alle pendici sul quale è posta la cittadina e seguendo i TAU gialli arriverete nelle piazza di Pietralunga. Qui è possibile fare rifornimento di qualsiasi genere alimentare, disponendo di tutti i negozi e servizi. Rifacciamo salire un po' di lucidità con un bel caffè al ginseng e continuiamo sulla strada asfaltata.   Dopo circa un chilometro svoltiamo a destra e incominciamo a salire sulla carreccia, la natura ci avvolge e giungiamo alla Badia di San Benedetto, purtroppo sempre chiusa. La strada discende per poi risalire in direzione Palazzo Sesse, tutto su strada bianca, immersi nelle più solitarie vallate Umbre. Sotto una pineta la strada si appiana leggermente, dando un sospiro di sollievo. Sale per qualche centinaio di metri e poi scende arrivando fino al punto più basso, vicino la chiesetta di Montecchi. Si svalica e l'occhio può spaziare sulla grande pianura eugubina, su strada asfaltata si sale leggermente arrivando a Palazzo Valle; siamo a pochi chilometri dalla chiesetta di Loreto basso e ci godiamo con calma questi ultimi passi. Arriviamo nel parcheggio in ghiaia antistante la chiesa e veniamo accolti dal parroco. Passiamo in chiesa per visitarla e ci sistemiamo nella camerata. Ci accorgiamo di essere particolarmente stanchi e guardando il tracciato del giorno capiamo bene il perché, 1200mt di dislivello su 33 km con 8 ore e 45 minuti camminate. Buonanotte!

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/532772825







6°Tappa - Loreto basso - Biscina

Visto che eravamo soli nella parrocchia, lasciamo un ringraziamento e una piccola offerta. Dopo un buon caffè scendiamo nella vallata che ci porterà a Gubbio. Prendiamo la stradella asfaltata che costeggia la superstrada, camminiamo per circa 2 ore e siamo alle porte di Gubbio. Piccola visita nella piazza. Seguiamo le indicazioni che portano lungo un viale alberato per poi svoltare a destra e scendere verso la "Vittorina", dove si può vedere la statua raffigurante San Francesco nell'incontro con il lupo. Da qui in poi troverete altre indicazioni, visto che altri cammini si intersecano, come il sentiero della pace, seguite sempre il TAU giallo e non vi sbaglierete! La strada è rettilinea e porta a Ponte D'Assi, si attraversa la provinciale, si continua su di essa per qualche centinaio di metri e poi prendendo la svolta a destra, con indicazione Agriturismo Valdichiasco, si inizia a salire. Questo pezzo è sprovvisto di fonti d'acqua ed esposto totalmente al sole, quindi fate una bella scorta d'acqua e fornitevi di crema solare e cappellino. La strada sale per vari chilometri, con pendenze non esagerate ma costanti. Sempre su strada sterrata si scende verso l'Eremo di San Pietro in Vigneto, da qui un bel sentiero scende a tornanti, il fondo e leggermente dissestato, fate attenzione in caso di pioggia. Arrivati in fondo svoltate a destra e dopo poche centinaia di metri sotto un'acquedotto si attraversa un piccolo fiumiciattolo; ATTENZIONE sono stati messi dei sassi per facilitarne il superamento, ma sono totalmente instabili, quindi se non volete rischiare, toglietevi gli scarponi e rinfrescatevi i piedi passandovi dentro. Siamo di fronte all'ultima salita, si costeggiano campi e radure, la salita non permette di fare grandi chiaccherate, è ripida e sale per 40 minuti circa, recuperando tutto il dislivello perso. Si attraversa qualche casa e finalmente la salita è finita, si svalica su una strada che scende dolcemente, dal quale si può ammirare tutta la bellezza del paesaggio, con lo sfondo del Castello di Biscina. Siamo giunti al termine della nostra tappa e chiamata la titolare dell'agriturismo di Biscina, saliamo in una dependance sopra la reception, accompagnati nella nostra stanza. Dispongono solo di piccoli appartamenti e con 25 euro a persona ci si può alloggiare, con cena e colazione esclusi. Sarà per via dei 5 giorni di cammino alle spalle, o per i 34 chilometri dell'odierna tappa, ma oggi è stata dura arrivare fino quassù, totalizzando 8 ore e mezza di cammino con 900 mt di dislivello.

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/534105338

   








7° Tappa - Biscina - Assisi

Sveglia alle 5 e 30. Fuori ancora è buio e ci diamo da fare per preparare la colazione e gli zaini. Apriamo le finestre e una bellissima alba ci da' il buongiorno. Estasiati dal panorama che ci stava scorrendo davanti agli occhi percorriamo la strada che scende sotto il castello e piano piano, tra i primi cinguettii dei passerotti, ci svegliamo anche noi. Oggi è l'ultima tappa e dobbiamo essere ad Assisi per le due circa, quindi il passo è sostenuto e la voglia di arrivare è tanta. Percorriamo la lunga discesa che lungo la strada asfaltata giunge a Valfabbrica per poi risalire qualche centinaio di metri entrando nella cittadina. Sono le 10 circa e ci fermiamo in una buonissima pasticceria, ogni cosa pare squisita e gli occhi si saziano più dello stomaco. Sfamati rimettiamo gli zaini in spalla e usciamo dal paesello, prendendo indicazione per il "Fosso delle Lupe", molto caratteristico ma da evitare in caso di forti piovute, continuando sulla strada asfaltata per Pieve San Nicolò. Il sentiero è suggestivo, caratterizzato nelle stagioni estive da un forte caldo, con totale assenza di vento; rifornitevi bene di acqua e dosate le forze, una lunga e ripida salita vi aspetta. Ad allietare il tutto però, allo svalico, l vista del Monte Subasio vi farà passare un po' di stanchezza, facendovi godere al meglio questo ultimo tratto. Una strada bianca risale ancora e vi porta sulla provinciale che da Pieve San Nicolò scende verso Assisi, non vi preoccupate, qualche chilometro e si svolta a sinistra scendendo in un fossato ai piedi di un campo. Si risale leggermente per iniziare una lunga tagliata su strada bianca che pian piano perde di quota scendendo fino alla statua di Padre Pio, posta ai piedi della Basilica di Assisi. Girate a sinistra e dopo 500 mt circa sulla destra trovate un sentiero che sale sulle pendici del Subasio, su un percorso Natura. La gente che si incontra, passeggia allegramente, ma per voi pellegrini che passerete su questo sentiero, saranno forse i chilometri più lunghi. Si sale a tornanti e uno dopo l'altro si intravedono le mura della Basilica. Attraversiamo le mura e davanti a noi si apre il grande giardino con in fondo la Basilica di San Francesco. Siamo arrivati!
Foto di rito e scendendo alla Basilica bassa, andiamo nell'ufficio riservato ai pellegrini per l'ultimo timbro e il rilascio del "Testimonium viae Francisci". Visitiamo la Basilica ed è giunto il momento di fare un bel brindisi. Uscendo da Assisi decidiamo di fermarci a visitare la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, che racchiude la Porziuncola, luogo in cui è nata la comunità dei fratelli di Francesco. Saliamo sul furgone e riprovando questa sensazione, ci godiamo un bellissimo tramonto, in ritorno verso casa, ma con già nella testa nuove mete da visitare.

Tracciato del giorno:
https://www.strava.com/activities/534369612












Consigli utili per il cammino: vi diamo qualche consiglio su come affrontare questo cammino.
Prima di tutto prediligete i mesi tardo primaverili o di fine estate. Ci sono lunghi tratti esposti al sole e svariati chilometri senza sorgenti d'acqua quindi un clima più fresco aiuta notevolmente. Il cammino è ben tracciato, ma portatevi sempre con voi una cartina da consultare in caso di incomprensioni, progettando giorno per giorno il tragitto da fare, chiamando negli alloggi per la disponibilità. Cercate di portare con voi lo stretto necessario nello zaino, ricordatevi che ogni chilo in più lo dovete trasportare tutto il giorno. Abbiamo deciso di suddividere il cammino non nelle classiche tappe suggerite dalla guida, per rimanere a dormire nei borghi  e nelle frazioni più piccole, tralasciando le città solo al passaggio durante la giornata. Percorrendo il Cammino nelle stagioni calde sfruttate le ore della mattina, mettendo la sveglia anche qualche minuto prima dell'alba, godendovi così a pieno tutta la bellezza della natura al risveglio. Indicativamente per dormire abbiamo speso 100 euro a testa per 7 notti; vi sembrerà alta come cifra se paragonate i prezzi ai cammini più famosi, come Santiago, ma dovete pensare che ancora questi cammini più piccoli devono prendere piede e le strutture che ospitano i pellegrini, sono per lo più B&B che fanno prezzi modici, non ostelli o strutture apposite ai pellegrinaggi. Oltre ai nostri consigli prendete come spunto anche le raccomandazioni che vengono date per tour di media/montagna poichè, il Cammino di San Francesco si snoda su altezze che variano tra i 400 mt delle vallate ai 1300 mt dei punti alti. Infine, godetevi ogni passo, date tempo all'occhio di scrutare intorno e di scorgere le bellezze che queste terre ci offrono; il pellegrinaggio non è una gara contro il tempo, ne contro nessun'altro, siete voi con il vostro spirito,  passo dopo passo entrerete sempre più a contatto con voi stessi.

Un Saluto da Egon e Gloria!